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2008 Citroën
- Concorso C-design Combine Connect Create con il patrocigno dell'ADI
- Lampadario NYMPH


2007 Lorenz
- Concorso Disegna l'evoluzione ispirato ad orologi degli anni '30 con il patrocigno dell'ADI


2005 Rota & Rota
- Concept per orologi da polso  


2005 Rota & Rota
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2003 Rota & Rota
- Studi e modellazione di anelli  


2001 Alenia Aereonautica
- Progetto di consolle modulare di controllo per simulatori di volo Eurofighter e C-27J
- Con Bruno Giardino


1998 Scavolini
Concorso Cucine per disabili

indetto dalla Fondazione Don Gaudiano con il patrocinio dell’ADI e della Ditta Scavolini di Pesaro.

Progetto selezionato meritevole di esposizione, pubblicato e presentato al Salone Del Mobile di Pesaro


PROGETTO SCAVOLINI "Il gioco del 15" Concorso Cucine per disabili
Per riuscire ad individuare quali elementi e/o modificazioni possano migliorarne l’utilizzo da parte di coloro che presentano diminuite capacità motorie, è necessario capire ed interpretare le esigenze e le abitudini dei diretti interessati osservando quali problemi riscontra un disabile costretto a muoversi in un ambiente tanto necessario quanto pericoloso come una cucina.

Dall’analisi da noi effettuata abbiamo verificato che una cucina per disabili si presenta come un semplice top sotto al quale si trova tanto spazio libero e, quindi, inutilizzato; questo ci ha portati ad alcune osservazioni:
1) tutto il vuoto inutilizzato toglie spazio utile a riporre gli oggetti della cucina (pentole, stoviglie ecc. devono essere comunque collocati);
2) sono comunque sacrificati gli spazi fisici del disabile;
3) l’incremento del vuoto rende necessario avere cucine di grandi dimensioni che in effetti sono difficili da realizzare.

Il GIOCO DEI QUINDICI nasce proprio da queste considerazioni: perché non creare il vuoto solamente dove necessario (per l’inserimento della sedia a rotelle) lasciando "intatta" la funzione dei cestelli sotto il top?

Lo spostamento orizzontale dei cestelli sottostanti il top (calibrati in modo tale da scorrere anche sotto al lavello, poiché la loro altezza da terra è stata determinata proprio dalla profondità di un lavello standard) consente:
- di creare il vuoto solo là dove occorre e nel momento in cui occorre: il vuoto ti segue. (Il disabile potrebbe scegliersi la collocazione a seconda delle esigenze semplicemente spostando gli elementi che viaggiano sotto il top; in questo modo lo spazio diventa "movibile" ...);
- di sfruttare appieno lo spazio disponibile per la collocazione degli oggetti della cucina.

I cestelli sono appesi al piano/top tramite un sistema di scorrimento su cuscinetti a sfera che, inserito in due binari paralleli, ha la possibilità di scorrere in senso orizzontale (destra e sinistra); lo spostamento può essere effettuato manualmente o automaticamente: nel primo caso l’anta di ogni singolo cestello viene dotata di due maniglie, mentre nel secondo caso viene utilizzato un apposito telecomando.

La scelta dei materiali di rivestimento tiene conto delle esigenze di:
- pulizia,
- piacevolezza al tatto ed alla vista.
- assenza di parti contundenti.

Per quanto riguarda la scelta cromatica abbiamo utilizzato i tre colori primari per sottolineare la riconoscibilità delle antine – e, di conseguenza del telecomando- ai fini della movimentazione dei blocchi/cestelli. 

LA CARPENTERIA
Si utilizzano elementi già esistenti sul mercato variandone la destinazione.
La loro funzione è quella di supportare il piano: per problemi strutturali e di peso, vengono posizionati ogni cm.45; a seconda del numero dei pezzi (seriali o artigianali) possono essere riprodotti in fusione o elettrosaldati.

I CASSETTI
Situati fra il top e i contenitori scorrevoli, hanno un’altezza determinata dall’esigenza di far muovere liberamente i contenitori sotto al lavello.

LA MANIGLIA "FRECCIA"
La forma a freccia delle due maniglie poste ai lati di ogni cestello specifica non solo dove esercitare l’azione, ma anche in che direzione; il materiale è anticontundente e piacevole al tatto.

LA MANIGLIA "STRINGA"
….dal design minimo, suggerisce l’apertura di pensili, cassetti, blocchi scorrevoli. Come la maniglia a freccia, anche questa prevede materiale anticontundente e piacevole al tatto. 

IL TELECOMANDO
Nell’ipotesi di una soluzione automatizzata spariscono le maniglie e compare il telecomando, elemento importante poiché rappresenta l’interfaccia funzionale tra l’utente e il sistema cucina. La forma ottenuta nasce da un insieme di considerazioni:
1) facilità d’uso e praticità;
2) rendere il sistema/l’oggetto facile da imparare incoraggiando il disabile a sperimentarne la funzionalità mediante un’azione di feedback;
3) possibilità di scelta della collocazione: un braccio, una gamba o il bracciolo della sedia a rotelle. Si è modificato il concetto di sedia a rotelle trasformandola da vincolo a risorsa.

Poiché il target può comprendere sia disabili che anziani, la funzione di interfaccia del telecomando è stata esaltata per rispettare il mapping naturale e per esigenze di riconoscibilità: i colori dei tasti sono stati mantenuti fedeli a quelli dei cestelli, che in questo caso per semplicità sono stati realizzati in colori primari/vivaci. 


1998 TVS
- Concorso Pentole per ipovedenti
- indetto dalla Fondazione Don Gaudiano con il patrocinio dell’ADI e della Ditta TVS S.p.A.
- Con Roberta Mazza



 
Corso Cesare Correnti, 37/A - 10136 Torino - Italy
architetto Enrico MOISO
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